Si è fatto un gran parlare, negli ultimi tempi, dei sistemi di scrittura a intelligenza artificiale e le implicazioni del loro continuo implemento qualitativo. Il sistema ChatGPT è stato addirittura sanzionato e temporaneamente bannato dalla rete italiana. Ogni resistenza appare però poca cosa di fronte l’immensa diffusione a tappeto di AI e sistemi di realtà aumentata. Perfino nei visitatissimi spazi di Vinitaly, manifestazione veronese di respiro internazionale conclusasi da pochi giorni (2-5 aprile), hanno trovato ospitalità presentazioni ed esperienze pratiche di realtà virtuale.
È quello che ha tentato di realizzare il gruppo Metaverse Lab di Engineeringin collaborazione con la famiglia di produttori Cotarella (la cui rinomata cantina ha sede a Montecchio, Terni). Realtà virtuale, digital twin e intelligenza artificiale: il progetto lanciato a Vinitaly aveva tutti questi fattori, in grado di coinvolgere i visitatori più avventurosi in un viaggio a distanza fra cantine, filari di vigneti, territorio e lavoratori di vino e olio.
“Il metaverso – ha spiegato Gianluca Polegri, direttore digital solutions di Engineering – è un insieme di spazi digitali interconnessi e accessibili attraverso una molteplicità di dispositivi, capace di mettere la persona al centro di un’esperienza immersiva, che non vuole sostituirsi a quella reale, ma promuoverla e incentivarla”. La famiglia Cotarella, infine, ha citato il concetto di umanesimo digitale: “Siamo ispirati dal concetto di umanesimo digitale, ovvero la volontà di tenere sempre la persona al centro. Vogliamo che l’esperienza virtuale in cantina sia un invito per quella reale, che diventa così più attesa e consapevole”.