Nonostante le sfide come il calo dei consumi e delle importazioni, il mercato vinicolo cinese sembra rimanere resiliente e promettente. L’adattamento strategico alle nuove preferenze dei consumatori, l’enfasi sulla qualità e sulla sostenibilità, e l’uso delle piattaforme digitali per le vendite sono essenziali per avere successo in questo contesto estremamente dinamico e competitivo.
Come spiegano gli analisti di mercato: “Negli ultimi anni, il mercato vinicolo cinese ha affrontato significativi ostacoli, con cali nel consumo, nelle importazioni e nella produzione interna, aggravati dalla pandemia COVID-19. Tuttavia, il mercato continua a offrire opportunità per produttori ed esportatori disposti ad adattarsi e a impegnarsi strategicamente. Le preferenze dei consumatori stanno evolvendo e le politiche governative pongono sempre più l’accento sulla qualità e sulla sostenibilità. Comprendere queste dinamiche è cruciale per gli operatori che vogliono capitalizzare le opportunità del mercato cinese”.
Il settore vinicolo cinese, infatti, ha subito cambiamenti radicali negli ultimi due decenni, con una crescita inizialmente rapida seguita da un declino graduale. All’inizio degli anni 2000, la Cina era vista come un mercato lucrativo per le aziende vinicole globali, grazie all’aumento delle importazioni di vino dovuto alla crescente ricchezza dei consumatori. Tuttavia, il consumo pro capite ha raggiunto il picco intorno al 2012 e da allora le importazioni si sono stabilizzate, con una contrazione significativa negli ultimi anni. La pandemia COVID-19 ha accentuato queste difficoltà, riducendo le vendite di vino associato agli incontri sociali limitati dalle restrizioni. Nonostante questo, la Cina rimane il nono paese consumatore di vino a livello mondiale. Guardando al 2024, si prevede che il mercato vinicolo cinese raggiungerà ricavi totali di 26,8 miliardi di dollari, con un consumo di 1.653 milioni di litri.