Il nuovo film TV di PUPA che smonta i cliché del mondo beauty
Dicono che la campagna si sia ispirata a “Il Laureato” (1987), celebre pellicola diretta da Mike Nichols con protagonisti Dustin Hoffman e Katharine Ross. Con un pizzico di spregiudicatezza in più, aggiungiamo noi, tipica di questi nostri anni. Di che si tratta vi starete chiedendo? Ve lo riveliamo subito: del nuovo film per la TV di PUPA che ha fatto molto discutere durante Sanremo 2024.
Pupa, fondata a Milano nel 1975, è un’azienda di proprietà di Micys Company che vanta un fatturato di oltre 80 milioni di euro (dato 2022). Ma veniamo allo spot. Qual è l’aspetto “scandaloso” del plot narrativo del commercial, tale da farne invocare addirittura la censura da parte di alcuni esponenti della politica e dei media più sensibili alle tematiche della famiglia?
Nella trama del film, girato dall’agenzia creativa GB22, assistiamo a una sposa che, in procinto di celebrare il suo matrimonio, fugge dall’altare con un’altra donna che la rivendica proprio sul punto di dire il fatidico “sì”. Preceduta da un montaggio parallelo che segue le vicissitudini delle protagoniste, la scena finale vede le due donne ricongiungersi durante la cerimonia, fuggire dalla chiesa e prendere insieme un autobus che con tutta probabilità le porterà lontano dal presente verso una rinnovata felicità.
“Pupa, make-up ufficiale delle tue emozioni” recita la tagline della pubblicità. Con un messaggio lapalissiano, il noto brand di cosmetici invita ognuno di noi a ricercare la propria idea di felicità sintonizzandosi con le emozioni più autentiche e non preoccupandosi di apparire perfetti agli occhi degli altri. Inizialmente lo spot è stato condiviso (sembra per errore) sul profilo Instagram di PUPA alcuni giorni prima dell’inizio del Festival di Sanremo 2024. Durante la settimana del concorso canoro, lo spot è andato in onda più volte, facendosi certamente notare dall’audience televisivo. Nei post dedicati alla campagna sul profilo social dell’azienda è possibile leggere la caption: “La bellezza più profonda è quella delle emozioni vere!”.