Se andiamo a spulciare l’enciclopedia, scopriremo che la Valle de Guadalupe è un centro abitato del Messico, situato nello stato della Bassa California, nel municipio di Ensenada. Poco, però, viene riportato delle sue eccellenze enologiche e soprattutto di design.
Eppure i casi esemplari, in questa regione, non sono certo sporadici. Basti pensare all’architetto Alejandro D’Acosta e sua moglie Claudia Turrent, molto noti nell’ambiente per il loro approccio sostenibile e creativo nella costruzione di strutture con materiali riciclati. Sono proprio loro i realizzatori, su commissione di Phil ed Eileen Gregory, di uno dei più rinomati gioiellini architettonici e vinicoli della valle: una cantina all’avanguardia per l’azienda dei Gregory. La Valle de Guadalupe è sì divenuta famosa per la sua cultura del vino, ma sono proprio l’ingegnosità e la sostenibilità del design delle strutture che attirano i visitatori e li spingono a tornare.
Questi architetti, insieme ad altri come Jorge Gracia, hanno dato vita a un vero e proprio movimento di sostenibilità nell’intera regione. Con il turismo architettonico in aumento, il mondo sta scoprendo il potenziale di un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente, dimostrato dai creativi scapestrati che utilizzano materiali di scarto per creare opere ecocompatibili. D’Acosta racconta che, quando lui e i suoi colleghi sono arrivati nella valle: “si poteva ancora creare dal nulla. Le persone giuste hanno capito che fare architettura dall’antiquariato significava costruire qualità nello stesso modo in cui facciamo i vini. È poetico capire il territorio. Possiamo far sì che il nostro lavoro mostri questa comprensione”.