Il destino del cognome: il fondatore di Diesel crea una holding nel settore vinicolo d’eccellenza
Il colore del vino è nel suo cognome, lui che è nato nel Veneto a Brugine in Provincia di Padova, un territorio a forte vocazione agricola. A soli 23 anni fonda un’azienda che oggi vanta un fatturato di oltre 1,5 miliardi di Euro, portando il suo patrimonio stimato complessivo di imprenditore a oltre 3 miliardi di Euro. Renzo Rosso è l’epitome del maverick italiano di provincia: self made man che, dopo un diploma in un istituto professionale tessile, si iscrive alla facoltà di economia per abbandonarla poco dopo in cambio di un lavoro alla Moltex, azienda di pannolini.
Il “genio del jeans”, come lo ha definito il New York Times, fonda Diesel nel 1978, il resto è storia della moda italiana, all’insegna di ADV memorabili come il famoso claim “Be Stupid”. Nel 2017 irrompe sul mercato cinese, arrivando in pochi anni a conquistare oltre il 60% del mercato dei beni di lusso. Padre di 7 figli ─ ultimogenita avuta a 60 anni ─ Rosso, tra le altre passioni, coltiva quelle del calcio (Diesel è sponsor di Milan e L.R. Vicenza, di cui è proprietario) e del vino.
Di recente ha fondato l’ennesima creatura imprenditoriale, la holding Brave Wine, che gestisce i suoi investimenti finanziari nel comparto vitivinicolo. In passato l’eccentrico imprenditore aveva già puntato le sue fiches sull’azienda Masi, produttrice di pregiato Amarone, acquistandone un’importante partecipazione con la società Red Circle Investment. Renzo Rosso è attivo come produttore sul mercato del vino da quasi 30 anni, quando ha messo in piedi Diesel Farm sulle colline di Marostica (VI), dove vengono prodotti il Rosso di Rosso, il Bianco di Rosso e il Nero di Rosso. Brave Wine partecipa in Benanti, rinomata cantina del territorio etneo sicialiano ed entra nel capitale in Josetta Saffirio di Sara Vezza che produce Barolo e Nebbiolo a Monforte D’Alba (Cuneo) nell’Alta Langa (100 mila bottiglie l’anno).