La guida Slow Wine 2025 di Slow Food premia, come ogni anno, diverse eccellenze vinicole italiane, con riconoscimenti prestigiosi. Basti pensare a quello all’ospitalità per Planeta in Sicilia, il premio alla carriera a Mirella Civitelli e Giulio Salvioni (Brunello di Montalcino), e il premio per la viticoltura sostenibile a I Cacciagalli.
La guida, infatti, celebra cantine che promuovono pratiche sostenibili, assegnando le “Chiocciole” alle aziende che incarnano i valori di Slow Food e abbracciano una produzione rispettosa dell’ambiente e della biodiversità. Quest’anno, la guida ha deciso di escludere le cantine che utilizzano diserbanti chimici, spingendo il settore verso una transizione ecologica. Secondo Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia, questa decisione allinea il progetto ai valori del Manifesto del Vino Buono, Pulito e Giusto, promuovendo una viticoltura che tutela il suolo e le risorse naturali.
Infine Giancarlo Gariglio, curatore della guida, ha difeso (in un recente intervento) la viticoltura biologica, sottolineando che i risultati sono positivi nelle aree più adatte alla coltivazione, contrariamente alle critiche di chi promuove modelli industriali. “Con 25.700 vini degustati e 1.185 aziende biologiche e biodinamiche coinvolte, la guida rafforza l’impegno di Slow Food per un vino che rispetti la salute e l’ambiente” hanno commentato gli attenti curatori del progetto.