Ben 90 stanze a tema, colorati spazi comuni, una facciata esterna completamente “affrescata” in chiave contemporanea, il tutto reso possibile dal contributo di circa 50 dei più influenti street artist nazionali e internazionali. Stiamo parlando del progetto legato al Muraless Art Hotel, da poco inaugurato a Castel d’Azzano, poco distante da Verona, a pochi giorni dell’avvio del fortunato Vinitaly 2023. Il complesso restituisce vita al preesistente Hotel Cristallo, grazie alla vision di Gianmaria Villa e Luigi Leardini.
Il fil rouge che collega le opere realizzate dal genio creativo dei vari street artist interpellati è l’eccellenza italiana. Ogni stanza, infatti, richiama alla mente attraverso una serie di originali tributi i settori delle bellezze nostrane: opera lirica e cinema, motori e architettura, design e scienza, moda e musica, cibo e soprattutto buon vino. Incontriamo stanze dedicate al Cannonau (dove i richiami alla simbologia sarda abbondano), quelle per il Brunello di Montalcino (dove si è scelto di evocare una sorta di baccanale dei giorni nostri, con protagonisti abbigliati da Saint Laurent, Celine, Prada e Bottega Veneta), quelle per il Nero d’Avola (vero e proprio tributo alla città di Avola).
Come non citare, infine, Barolo e Prosecco. Molti, come detto, i nomi degli artisti ospitati dalle mura dell’hotel. Street artist come Joys, Etnik, Wubik, Frode, Gatto, Mister Thoms, MrFijodoor, Neve, Cheone, Vesod, Seacreative, Refreshink, Casciu, Luca Font, Ufo5, Ale Puro, Chill Surrealism, Luogocomune, Rise, Soler, Coquelicot Mafille, Nais, Senso, Octofly, Agron Hoti e soprattutto Mr. Brainwash, presente anche nel documentario candidato agli Oscar “Exit through the gift shop”, realizzato in collaborazione con Banksy.