Una piattaforma di finanziamento basata sulla negoziazione fisica delle materie prime, eliminando la dipendenza dal debito tradizionale. Queste, applicate al vasto mondo del mercato enologico, sono il fine e la funzionalità primaria dell’app chiamata Ferovinum. Si tratta di una startup con sede a Londra, fondata nel 2018 da Mitchel Fowler e Daniel Gibney proprio per affrontare le sfide finanziarie che affliggono i produttori di vino e alcolici.
“L’industria vinicola – spiega lo stesso Mitchel – richiede ingenti quantità di capitale, dalla piantagione dei vigneti alla costruzione delle cantine, fino all’attesa per la produzione delle viti e alla commercializzazione del vino. Ferovinum si posiziona come una sorta di fornitore di servizi e di strumento commerciale, piuttosto che una banca, per sostenere l’industria e soddisfare le sue esigenze finanziarie”. Il gruppo vanta già una certa esperienza, offrendo ingenti prestiti al settore vinicolo e lavorando con grossisti e produttori di vino per adattare il prodotto di base.
La piattaforma, unica nel Regno Unito, attrae anche istituti bancari e investitori istituzionali, fornendo loro un modo efficiente per investire nel settore. Ma come funziona l’app? La piattaforma consente ai vigneti di convertire le scorte in un asset “just in time”, evitando così la necessità di richiedere prestiti veri e propri. Questo asset funge da strumento finanziario e permette di gestire le scorte durante il periodo di maturazione e anche durante il processo di commercializzazione. “Abbiamo visto l’opportunità di prendere i concetti che avevamo sviluppato nell’investment banking e di applicarli a un settore che amo – ha poi concluso Mitchel – combinandoli con la tecnologia per rendere accessibili al settore vinicolo lo stesso tipo di strumenti disponibili nei mercati delle materie prime”.