Lo smaltimento, durante il ciclo produttivo, di acque reflue tossiche nelle industrie dell’alcol è una sfida importante per il raggiungimento della sostenibilità. Il rilascio di queste ultime contamina le falde acquifere, i fiumi e gli oceani in cui vengono rilasciate. Il sistema Biodynamic Aerobic (BIDA) è stato inventato da BioFiltro, un’azienda internazionale che opera negli Stati Uniti, in Cile, Perù e Nuova Zelanda.
Il BIDA è una tecnologia brevettata che utilizza il potenziale digestivo dei vermi e dei microbi per trattare il 99% delle acque reflue in sole quattro ore. Il sistema, interamente automatico, si basa su tre strati attraverso cui i liquidi vengono “filtrati”: il primo utilizza l’associazione simbiotica di lombrichi e batteri microbici, il secondo strato è costituito da materiale legnoso e il terzo strato comprende i ciottoli dei fiumi. Dopo aver attraversato questi passaggi, le acque trattate possono essere utilizzate per l’irrigazione dei vigneti.
Il sistema biodinamico aerobico del BioFiltro offre molteplici vantaggi: i residui di vermi possono, infatti, essere utilizzati per migliorare la qualità dei nutrienti del suolo e il sequestro del carbonio, con conseguente aumento della resa delle colture. Questa tecnologia riduce, inoltre, anche le emissioni di gas serra del 91%. Per produrre un gallone di vino vengono utilizzati circa 6 galloni di acqua. Quest’acqua, che verrebbe rilasciata nell’ambiente come rifiuto, viene invece convertita per essere utilizzata nell’irrigazione della cantina attraverso la filtrazione da parte degli amici vermi. Si tratta di una tecnologia altamente sostenibile per l’industria vinicola. I consumatori di vino attenti alla sostenibilità vedrebbero di buon occhio l’adozione di questa tecnologia da parte dell’industria vinicola.