Gli Stati Uniti rimangono il mercato più importante per le esportazioni di vino italiano, ma le recenti tendenze nei consumi dipingono un alquanto quadro preoccupante. Secondo l’Osservatorio UIV – Unione Italiana Vini, basato sui dati di Sipsource, agosto ha di fatti segnato uno dei peggiori mesi degli ultimi due anni, con un calo del 13% nelle vendite di vino complessive.
Nei primi otto mesi dell’anno, il consumo è sceso dell’8% in volume! Nonostante queste sfide, l’Italia cerca di mettere in luce alcuni aspetti positivi, in particolare nei vini spumanti, dove le performance hanno superato quelle dei concorrenti. Come approfondiscono gli economisti: “Nel periodo gennaio-agosto, le vendite di vino italiane sono diminuite del 5,7% in volume e del 4,4% in valore, rispetto al calo generale del mercato, pari all’8,3% in volume e al 7,4% in valore.
I vini spumanti sono stati l’unico segmento a mostrare resilienza, con un incremento dello 1,5% dall’inizio dell’anno, nonostante un lieve calo ad agosto”. Al contrario, i vini fermi hanno subito forti perdite, con i bianchi in calo del 13% ad agosto e i rossi dell’8%, mentre i rosati sono scesi dell’11%. I vini spumanti ora rappresentano il 35% delle vendite di vino italiano negli Stati Uniti, rispetto al solo 9% dei vini spumanti nel mercato americano. Gli spumanti italiani, in particolare il Prosecco, stanno prosperando, con il Prosecco Asolo che ha registrato un aumento del 15% in volume e il Prosecco Treviso del 6%. Tuttavia, il Prosecco DOC ha perso quasi 6 punti.