“Vogliamo verificare se i pannelli solari possono effettivamente proteggere la vite durante i periodi di elevato carico termico e, potenzialmente, anche in presenza di vento, gelo e altri elementi. I pannelli solari possono essere un modo per offrire loro un po’ di protezione da queste condizioni climatiche avverse”.
A rilasciare questa dichiarazione è stata la professoressa Cassandra Collins, tra i principali scienziati dell’Università di Adelaide (Australia) che stanno esplorando le possibilità offerte dall’uso di pannelli solari nei vigneti per proteggere l’uva dalle condizioni climatiche estreme. La tecnologia fotovoltaica, già in uso all’estero, è oggetto di questo innovativo studio pilota presso il Waite Campus (si tratta di uno dei primi studi di questo genere in Australia). La ricerca esaminerà anche potenziali effetti negativi, come l’ombra generata dai pannelli in diversi momenti della giornata e della stagione: “La vite, così come molte altre colture, dipende molto dai livelli di luce e quindi l’ombra può essere un problema.
Allo stesso tempo, nei mesi estivi abbiamo un carico di calore piuttosto elevato e il modo in cui questi pannelli solari potrebbero funzionare è quello di tamponare una parte di questo fenomeno”. Fra gli studiosi coinvolti, vi è anche la consulente per le energie rinnovabili, Karin Stark. Quest’ultima ritiene che la tecnologia agrivoltaica offra un grande potenziale, citando esempi di successo in Giappone, Germania e Francia, ma sottolinea l’importanza di ulteriori ricerche per adattare la tecnologia al clima australiano. La ricerca è stata considerata e valutata cruciale, da più fronti, per integrare con successo l’agricoltura e l’energia solare nelle regioni rurali australiane, offrendo vantaggi positivi quando pianificate in modo olistico.