“Secondo alcune recenti previsioni di alcuni blog specializzati in finanza, il valore del mercato delle botti da vino dovrebbe raggiungere i 5,7 miliardi di dollari entro il 2029, mostrando una costante crescita nel periodo 2022-2029”.
Questo quanto emerge dalle più recenti stime di mercato, scrutinate negli ultimi periodi utili. Forse non ci si riflette così spesso quanto si dovrebbe, ma il mercato delle botti da vino risulta davvero cruciale come nicchia, relativamente al ben più discusso settore del contenuto. Si tratta di una zona economica che parrebbe in espansione continua, guidata dall’industria vinicola globale in crescita. Questi contenitori in legno giocano, infatti, un ruolo cruciale nell’invecchiamento e nello sviluppo del sapore del vino. “La domanda di botti di rovere, castagno e altri legni è in aumento – spiegano gli esperti – poiché i produttori di vino cercano di migliorare la qualità e le caratteristiche dei loro prodotti.
L’interesse crescente per vini artigianali di alta qualità e pratiche di vinificazione sostenibili contribuisce all’espansione del mercato”. Le preferenze regionali, tra l’altro, influenzano la selezione delle botti: quelle di rovere francese sono ricercate per la qualità, mentre quelle di rovere americano offrono sapori unici. I viticoltori stanno sperimentando tecniche di invecchiamento e personalizzazione delle botti per ottenere profili aromatici desiderati e costruire identità di marca uniche al mondo. Le botti di rovere restano dunque dominanti a tutti gli effetti, essendo in grado di aggiungere sapori e consistenze distintive al vino invecchiato. Tuttavia, per affrontare questioni di sostenibilità e costi, materiali alternativi come l’acciaio inossidabile e il cemento stanno emergendo.