Emma Watson, nota al grande pubblico primariamente per aver interpretato per anni la sagace Hermione Granger nella saga cinematografica di Harry Potter, è solo l’ultima delle star internazionali, e non, a intraprendere una personale avventura nel mondo della produzione degli alcolici. Ha deciso di lanciarsi in compagnia del fratello Alex. Non stiamo parlando, tra l’altro, di un classico London dry come metodo e qualità: la tecnica deputata per il Renais Gin (questo il nome scelto dalla coppia), di fatti, possiede saldi legami con il mondo dell’enologia.
Basti pensare al fatto che si tra di un prodotto che scaturisce proprio dall’acquavite d’uva. La Watson, tra l’altro, per quanto legata alla sfera cinematografica, non è comunque estranea a quella alcolica, o perlomeno questo vale per la sua famiglia: la famiglia dell’attrice vanta, infatti, una lunga storia nella produzione del vino francese. Il padre dei suoi fratelli, Chris, ha piantato i vigneti del Domaine Watson tre decenni fa e nel 2002 si è classificato al secondo posto come miglior viticoltore indipendente di Chablis, vincendo una Medaille d’Argent. Alex, il sopracitato fratello, ha maturato un’esperienza decennale nell’industria del beverage, compreso un periodo presso il gigante delle bevande Diageo.
Sfruttando questo vasto background, il Renais Gin punta a essere un prodotto a base d’acquavite, distillata dai sottoprodotti del processo di vinificazione, anziché dal grano, in particolare “bucce e fecce di vino pressate francesi riciclate”. “Non solo la regione di Chablis evoca ricordi molto speciali della mia infanzia – ha sottolineato Emma Watson – ma mi è piaciuto avere l’opportunità di creare qualcosa con mio fratello Alex. Sono particolarmente orgogliosa di aver riciclato l’uva dei vigneti (compresi quelli di mio padre) per ridurre gli sprechi e creare qualcosa di nuovo, di essere uno degli unici gin sul mercato che utilizza un imballaggio a base di funghi e del nostro status di prodotto carbon neutral”.