Il cambiamento climatico sta influenzando significativamente la viticoltura e la produzione di vino in tutto il mondo, con previsioni che ci parlano di un cambiamento nelle zone di produzione nel futuro. Secondo uno studio pubblicato dalla rivista scientifica “Nature”, condotto da varie istituzioni accademiche, il 50%-70% delle attuali regioni vinicole potrebbe diventare inadatto alla produzione di uva a causa del riscaldamento globale.
Allo stesso tempo, dall’11% al 25% delle regioni potrebbero vedere un aumento della produzione dovuto all’aumento delle temperature, con la possibilità della creazione spontanea di nuove zone adatte a latitudini e altitudini più elevate. “La ricerca evidenzia che il cambiamento climatico influisce sulla resa dell’uva, la composizione e la qualità del vino, portando a cambiamenti nella geografia della produzione vinicola. – hanno spiegato i ricercatori autori dell’inchiesta – Le regioni vinicole tradizionali, specialmente quelle in Spagna, Italia, Grecia e California meridionale, rischiano di scomparire a causa dell’eccessiva siccità e delle ondate di calore. Tuttavia, altri luoghi, come il Regno Unito meridionale, potrebbero diventare nuove regioni vinicole a causa dell’aumento delle temperature”.
Per mitigare i suddetti effetti, i produttori avranno modo di adottare varie strategie di adattamento, come ad esempio il cambiare varietà di uva, oppure i sistemi di allevamento e gestione dei vigneti. Tuttavia, potrebbero insorgere notevoli sfide economiche per poter mantenere la produzione sostenibile in tutte le aree. La ricerca futura dovrebbe concentrarsi sull’impatto economico di tali strategie su larga scala. “L’Europa, – hanno poi aggiunto gli esperti – principale produttore mondiale di vino di alta qualità, è particolarmente interessata. Le regioni vinicole tradizionali potrebbero mantenere la loro idoneità, ma potrebbero richiedere misure di adattamento, soprattutto nell’Europa meridionale, a seconda dei livelli di riscaldamento globale”.