“Abbiamo confermato che il sistema è in grado di distinguere i gusti con un’alta probabilità grazie ai test sul vino. Svilupperemo ulteriormente questa ricerca in tecnologie che possono essere utilizzate nell’industria alimentare e in diversi campi, come quello cosmetico o farmaceutico”.
Alcuni scienziati della Corea del Sud hanno sviluppato una lingua elettronica, chiamata E-tongue, capace di emulare il senso del gusto umano, identificando quattro sapori (salinità, asprezza, astringenza e dolcezza) in piccole porzioni di cibo o varietà di vino. I ricercatori hanno lavorato presso il Daegu Gyeongbuk Institute of Science & Technology (DGIST), creando quattro sensori progettati per rilevare sapori specifici e li hanno incorporati in una struttura compatta. Tuttavia, le sfide rimangono nella complessità dell’interpretazione del gusto dovuta alle interazioni tra diversi sapori e sostanze, oltre alla necessità di affidabilità in condizioni dinamiche.
Si è parlato molto, in queste prime fasi di rodaggio, delle capacità d’identificazione legate al mondo enologico: “Il sistema E-tongue è stato migliorato attraverso l’introduzione di un classificatore basato su prototipi con voto morbido, aumentando la sua precisione nella distinzione di sei vini diversi. Il sistema ha dimostrato di essere in grado di suggerire vini basati sulle preferenze di gusto delle persone” hanno spiegato i medesimi sviluppatori. L’innovazione, come già accennato, promette applicazioni nell’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica, aprendo così nuove prospettive grazie alla sua capacità di emulare la complessità della percezione del gusto umano. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista ACS Applied Materials & Interfaces.