“L’idea è nata dalla frustrazione di essere io stesso un collezionista. Avevo molte bottiglie in magazzini vincolati per conservare i miei vini nelle migliori condizioni possibili, ma non avevo la possibilità di vedere effettivamente le mie bottiglie. Potevo vederle solo quando decidevo che ero pronto a berle e volevo che mi fossero spedite”.
A parlare è Alfonso de Gaetano, fondatore dell’azienda Crurated, la quale sta in parte rivoluzionando i sistemi canonici del collezionismo enologico. Ma come si sta sviluppando, nella fattispecie, questa piccola rivoluzione tecnologica? Crurated avrebbe da poco effettuato il lancio del suo “metaverso” personale, una cantina virtuale per giovani collezionisti di vino. “Il metaverso consente ai membri di Crurated di esporre le loro bottiglie in un’ambientazione virtuale, con la possibilità di passeggiare attraverso la loro collezione pregiata” ha poi aggiunto de Gaetano. Il tutto prende forma attraverso l’uso di una periferica VR: i proprietari possono accedere alla loro cantina virtuale tramite il sito web di Crurated, con piani futuri per estendere l’accesso anche agli utenti Apple.
Il portale offre un’esperienza coinvolgente di unboxing virtuale e consente l’interazione multiplayer, permettendo ai membri di coinvolgere perfino i propri amici. Gli utenti possono scegliere di esporre le loro bottiglie nella galleria della cantina dedicata o sul cosiddetto “Infinite Wall”, una reinterpretazione virtuale di una cantina tradizionale. De Gaetano vede la tecnologia virtuale come la chiave per il futuro del collezionismo di vini pregiati, adattandosi alle esigenze di una nuova generazione di appassionati di vino di età compresa tra i 25 e i 45 anni.