Nei nostri spazi dedicati alla tecnologia, solitamente, descriviamo per voi innovazioni e dispositivi dedicati alle più attente e precise misurazioni relative al vino, sia esso già imbottigliato, sia durante le varie fasi che porteranno al prodotto finale. Eppure, in questo caso, la tecnologia utilizzata non si limita alla mera osservazione e segnalazione: è in grado anche di agire di conseguenza, aggiustando il tiro. Stiamo parlando di temperatura, fattore quanto mai prezioso e ultrasensibile quando si entra nella sfera del vino e della sua corretta conservazione.
Un singolo grado, Celsius o Fahrenheit che sia, può modificare nel profondo la qualità, gli aromi, le sfumature della bevanda. “Invece di un sensore per la misurazione della temperatura all’interno del dispositivo, ce ne sono tre. – ha spiegato Helena Verellen, cofondatrice di QelviQ, lo strumento in questione – Ottimizziamo l’algoritmo della misurazione effettiva. Rispetto a un frigorifero, dove si misura solo la temperatura ambiente, in QelviQ utilizziamo i nostri sensori e la nostra tecnologia per misurare la temperatura da tre punti diversi: l’ambiente, la bottiglia e il vetro”.
L’applicazione consiglia, infatti, le temperature ottimali per il vino e agisce di conseguenza. QelviQ rappresenta un mezzo per portare una bottiglia di vino alla temperatura perfetta tramite un dispositivo da banco che raffredda il vino a un paio di gradi dalla sua temperatura di servizio ideale. Il tutto seguendo un’applicazione proprietaria per smartphone che controlla il dispositivo, garantendo che ogni specifica bottiglia di vino sia portata alla giusta temperatura. Per concludere il personal sommelier digitale mantiene il vino alla temperatura raccomandata.