…a meno che tu abbia scelto dei professionisti del marketing, della comunicazione, della pubblicità, in grado di dotare i tuoi prodotti (o i tuoi servizi) di tutti quegli elementi che gli permettano di emergere (se nuovi), di riemergere (se in balia degli attacchi della concorrenza) e, in ogni caso, di vendere. Un rebranding, il lancio di un nuovo prodotto, o “semplicemente” il suo collocamento sugli scaffali, sono sempre esercizi insidiosi, esercizi che diventano (relativamente) semplici se ogni progetto grazie ad un modello, a dei metodi e a dei processi rodati che tengano conto del fatto che pensare di svettare sugli “scaffali” senza considerare il mondo circonstante, in un ecosistema mediale che si è ampiamente allargato attraverso il digitale, è antieconomico, inopportuno e probabilmente fallimentare.
Capiamoci, anzi anticipiamo qualcosa*, in termini di convergenza (utilitaristica) di comunicazione: “This is not wine, this is marketing” è l’headline che campeggia in bella mostra sul packaging di un nuovo prodotto – un vino ci viene detto – che verrà svelato la prossima settimana dalla nostra rubrica MARKETING THAT WORKS.
Un titolo (l’headline) scelto per trasmettere il concetto che l’agenzia che l’ha ideato (periskop) avrebbe potuto scegliere qualunque prodotto per mostrare al mercato le sue “capabilities” ma, grazie ad una serie di convergenti contingenze, l’attore di questa operazione di marketing a 360°, concreta come le rocce su cui poggiano i vigneti dove nasce, è divenuto un vino bianco e per noi di WideSpirit: è una buonissima notizia.
* Settimana prossima segui la nostra rubrica MARKETING THAT WORKS: scoprirai un progetto straordinario.