“Il Cesanese, un gioiello sconosciuto del panorama vinicolo italiano, ha vissuto una rinascita straordinaria, trasformandosi da un vino bevibile, dolce e leggermente piccante a un nettare secco, strutturato, elegante e aromatico. – hanno voluto spiegare e promuovere gli appassionati e gli enologi locali, chiamati a raccolta per descrivere questo prodotto d’eccellenza non abbastanza conosciuto – Questa metamorfosi è stata guidata dalla rinascita generale delle varietà autoctone italiane nei primi anni ‘90, quando giovani appassionati tornarono alla terra, promuovendo la cura e la produzione di qualità”.
Si tratta di un vino originario del comune romano di Affile, il quale possiede radici antiche risalenti addirittura all’Impero romano. Ha subito però una perdita di prestigio nel corso dei secoli. Dopo il saccheggio di Roma durante le guerre gotiche, dove la produzione crollò, con la popolazione che preferì, per ovvie ragioni, la quantità al di sopra della qualità. Tuttavia, con l’avvento delle moderne tecniche di vinificazione, il Cesanese è stato rivalutato, passando da un declino vicino all’estinzione a un rinnovato interesse.
Le caratteristiche intrinseche e difficili delle uve, come sensibilità alle malattie e un ciclo di crescita lungo, rendono il Cesanese un candidato ideale per la sperimentazione e l’elevazione qualitativa. La svolta internazionale del Cesanese è stata facilitata in modo inaspettato dall’attrice a luci rosse americana Savana Samson, la quale, dopo aver assaggiato un blend a base di Cesanese, ha creato la sua etichetta, portando l’uva all’attenzione del mercato statunitense. Da allora, la fama del Cesanese è cresciuta costantemente, ricevendo elogi da critici vinicoli e vedendo un aumento significativo delle piantagioni.