La crisi climatica sta avendo un impatto significativo sull’industria dell’alcol. Il riscaldamento delle temperature influisce negativamente su più fronti: sul suolo, sull’umidità e su altri parametri essenziali per la produzione del vino. Inoltre, vi è anche l’uso di energia di origine fossile nelle cantine contribuisce al riscaldamento del clima.
È noto che il biossido di carbonio (CO2) è uno dei principali responsabili del cambiamento climatico, pertanto, una gestione sostenibile della CO2 nelle cantine potrebbe rappresentare un importante passo di adattamento al cambiamento climatico. La Familia Torres, un’azienda vinicola spagnola, ha installato un’innovativa tecnologia di cattura e riutilizzo della CO2 presso il suo stabilimento di Pacs del Penedès. La tecnologia prevede la cattura della CO2 rilasciata dai processi di fermentazione in grandi palloni posizionati sopra i serbatoi di fermentazione. La CO2 catturata viene quindi compressa e spostata in un altro serbatoio e successivamente viene utilizzata in forma inerte per riempire i contenitori di vino, così da evitarne l’ossidazione.
La CO2 ottenuta con questo metodo proviene da un processo fotosintetico assorbito dalle viti e non da fonti fossili. In precedenza, l’azienda acquistava la CO2 proveniente dalle raffinerie di petrolio, che hanno ovviamente una notevole impronta di carbonio. La tecnologia “Carbon Capture” ha, invece, ridotto l’impronta di carbonio dell’azienda Familia Torres e ha tagliato i costi di acquisto della CO2. L’azienda ha stimato di catturare e riutilizzare 20 tonnellate di CO2 all’anno e mira a ridurre le emissioni del 60% entro il 2030. Si tratta di un’innovazione sostenibile per combattere il cambiamento climatico e potrebbe essere adottata dalle industrie produttrici di alcolici a livello mondiale.