Il Beaujolais, noto per il suo vino rosso secco di uva Gamay, è ormai uno dei prodotti più apprezzati e amati dai professionisti, e non, del settore vinicolo. Nicole Bull di Dedalus, ad esempio, lo descrive come un vino piacevole con freschezza e un legame al luogo: “Quasi sempre, quando qualcuno chiede un Beaujolais, si riferisce a questo tipo di vino rosso.
È conosciuto e amato per essere leggero e fruttato, anche se alcuni possono diventare più complessi con l’invecchiamento in bottiglia.”. Meng Chiang di Quality Branded, invece, lo definisce il suo primo amore, con tutti gli elementi desiderabili in un grande vino: “Ha tutto ciò che si desidera in un grande vino: freschezza, si abbina perfettamente al cibo e i migliori hanno sempre un certo senso del luogo”. La regione di Beaujolais, situata vicino a rinomate regioni vinicole, è pittoresca e collinare, favorevole alla coltivazione dell’uva.
Con un clima continentale temperato, presenta una geologia complessa con circa 300 tipi di terreni. La produzione principale è per l’appunto il vino rosso, ma non esclude la crescita rigogliosa di altre tipologie di produzione. Il Beaujolais-Villages proviene prevalentemente da terreni granitici a nord. Ma come vengono classificate queste diverse vinificazioni francesi? Il sistema di classificazione comprende Beaujolais, Beaujolais-Villages e Beaujolais Crus. I vini Beaujolais sono fruttati e destinati a essere bevuti giovani. Le uve Gamay, costituendo il 98% dei vigneti, sono incroci tra Pinot Noir e Gouais Blanc, conferendo loro un carattere unico e delicato.