Ormai lo abbiamo capito (quasi) tutti: la sostenibilità, in qualsivoglia settore, è divenuta un fattore importante e imprescindibile. In agricoltura però, nella fattispecie quella enologica, vi sono vari step, standard e certificazioni raggiungibili, a seconda dell’impegno profuso in direzione di un domani migliore per noi stessi e le generazioni a venire. Un impegno davvero notevole è stato ed è tuttora speso da realtà come Telmont, un’importante maison di Champagne impegnata in un progetto intitolato “In the Name of Mother Nature”.
Il progetto prevede un occhio di riguardo per l’agricoltura biologica, per la conservazione della biodiversità, per la riduzione dell’impronta ambientale. Ma come procedere? L’obiettivo per Telmont, secondo la sopracitata campagna, è duplice: divenire la prima casa di Champagne “climaticamente positiva” e, senza accontentarsi, raggiungere il traguardo “Net Positive” entro il 2050. Per un’efficienza climaticamente positiva s’intende un quid che vada al di là della mera neutralità del carbonio: vuol dire compensare più emissioni di gas serra (CO2 & co.) rispetto quelle prodotte. Mentre per lo status di Net Positive il passo è ancora più in lungo: significa ridurre le emissioni di almeno il 90%, recuperando più dell’equivalente delle emissioni residue.
Il tutto si può raggiungere, ad esempio, piantando carpini e colture di copertura: l’intenzione di Telmont è di piantare, entro il 2030, 4.900 arbusti di carpino all’interno dei suoi possedimenti, incoraggiando parallelamente i suoi partner viticoltori a piantarne 13.800. “Questo progetto è un’affermazione della nostra ambizione e il passo successivo più logico lungo il cammino che abbiamo percorso negli ultimi 18 mesi – ha commentato l’azienda di Champagne – È un invito a unirsi a noi in questo viaggio. Crediamo fortemente in tutti questi cambiamenti perché per noi il vino sarà buono solamente se la terra sarà sana. Oggi vogliamo condividere la nostra esperienza con tutti coloro che sono pronti ad abbracciare lo stesso approccio e a renderlo più semplice, nel nome di Madre Natura. È per il bene di tutti”.