L’azienda vinicola Treasury Wine Estates ha implementato un avanzato sistema di automazione presso il suo principale impianto di imbottigliamento nella Barossa Valley, Australia. Questo progetto, costato quasi 7 milioni di dollari, mira a incrementare la capacità produttiva del sito fino al 60%.
L’impianto, infatti, è ora dotato di nove carrelli elevatori senza conducente, un software di gestione delle botti e un sistema automatizzato di lavaggio e riempimento. Questi miglioramenti tecnologici saranno utilizzati per i marchi di vino Penfolds, Pepperjack e Saltram di Treasury. A spiegarci più nel dettaglio i passi in avanti fatti dalla tecnologia enologica, sono gli stessi responsabili della Treasury Wine Estates: “In merito ai cambiamenti nell’organico, l’azienda ha ottimizzato la distribuzione del personale nella sala delle botti. Gli operatori dei carrelli elevatori sono stati riqualificati per utilizzare il sistema digitale di gestione delle botti e gestire i nuovi veicoli automatizzati, oppure sono stati trasferiti ad altri ruoli all’interno dell’impianto.
Jodie Rowlands, direttore della tecnologia di approvvigionamento, ha evidenziato che l’automazione ha migliorato la sicurezza, l’efficienza e la tracciabilità nella sala barili, e il team ha accolto positivamente il nuovo sistema di lavoro. I carrelli elevatori automatizzati, basati su sensori, hanno anche ridotto il consumo energetico rispetto ai processi manuali”. L’introduzione di questo sistema automatizzato rappresenta un passo significativo per Treasury Wine Estates nel tentativo di contrastare il recente calo delle vendite. Nei dodici mesi fino alla fine di giugno 2023, il fatturato è sceso di quasi il 5%, mentre le vendite semestrali fino a dicembre sono diminuite del 2,3%. L’azienda spera che questa innovazione tecnologica contribuisca a una ripresa delle vendite, con i risultati dell’anno fiscale 2024 in arrivo il prossimo mese.