Sei persone sono state arrestate a Parigi, Torino e Milano, accusate di aver venduto vino di bassa qualità spacciandolo per prestigiose annate di alto livello. Il vino veniva contraffatto con un’abile tecnica in Italia e poi esportato attraverso un aeroporto italiano, per essere venduto a prezzo di mercato in tutto il mondo.
L’indagine, avviata dal 2021 e sostenuta da Europol, ha scoperto che i vini venivano commercializzati da venditori ignari della frode. “Le bottiglie coinvolte nello schema– hanno spiegato in una conferenza stampa gli inquirenti – venivano vendute fino a 15.000 eurociascuna. Le autorità francesi, italiane e svizzere, hanno sequestrato numerosi materiali usati per la contraffazione, inclusi vini, adesivi, attrezzature tecniche e beni di lusso per un valore di 1,4 milioni di euro, oltre a 100.000 euro in contanti”.
Secondo Europol, il gruppo ha guadagnato ben 2 milionidi euro dalla contraffazione di vini francesi DOP in Italia. Le analisi forensi hanno rivelato sofisticate tecniche di contraffazione, anche se i dettagli precisi non sono stati divulgati. Le indagini hanno collegato questo caso a una precedente frode su vini DOP, chiusa nel 2015, e coinvolgente un cittadino russo. Inoltre, sono state scoperte transazioni commerciali tra Italia e Svizzera, con altre bottiglie contraffatte in circolazione. “La frode vinicola – hanno, infine, aggiunto gli investigatori – è un fenomeno crescente a livello globale, complicato dall’evoluzione tecnologica che facilita la falsificazione di etichette e materiali. Un esempio recente è uno schema che coinvolgeva vini spagnoli venduti come francesi, e casi simili sono emersi anche in Taiwan”.