L’agricoltura biologica, secondo l’opinione di moltissimi esperti e addetti ai lavori, è il passo più significativo verso la sostenibilità per il settore vinicolo. La Cliff Lede Vineyards, situata nella Napa Valley (California, U.S.A.), è un’azienda vinicola certificata NAPA Green e basata proprio sull’agricoltura biologica. Questa specifica tipologia e tecnica di coltivazione, sfruttata anche dagli amici della Cliff Lede Vineyards, comprende svariati approcci multidimensionali.
Eccone alcuni: l’utilizzo di fertilizzanti organici e compost per creare un nutrimento naturale per il suolo, colture di copertura per prevenire l’erosione del suolo e mantenerne la fertilità, la conversione al no–tillage, sempre in un’ottica di salvaguardia e cura del suolo, l’eliminazione meccanica delle erbe infestanti così da escludere a priori l’uso di pesticidi. Inoltre, gli insettari vegetali dei vigneti Cliff Lede attirano gli insetti più auspicabili, creando l’habitat ideale per questi ultimi, per il vino e per l’essere umano. Il rischio di malattie è ridotto grazie alla gestione oculata della chioma e all’attento utilizzo di prodotti biologici.
L’acqua riciclata utilizzata dalla cantina e l’irrigazione deficitaria riduce al minimo lo spreco di H2O per la coltivazione e producono uve concentrate in piccoli appezzamenti. L’approccio biologico, infine, garantisce che i dipendenti del vigneto siano impiegati a tempo pieno per tutto l’anno. L’approccio biologico di Cliff Lede Vineyards ha arricchito il suolo, l’acqua e la biodiversità, divenendo un esempio virtuoso del settore. Le aziende vinicole di tutto il mondo potrebbero adottare questi metodi biologici per costruire una sostenibilità che garantisca la resilienza al clima e una produzione di vino ininterrotta.